domenica 8 novembre 2009

Larga banda e stretto di Messina.

Certo che è strano. Non più tardi di un paio di settimane fa due membri del governo avevano detto che non mancava molto al lancio del progetto di riqualificazione della banda larga in Italia. Eravamo all'indomani della notizia secondo la quale 1 mega di banda era un diritto di tutti i cittadini finlandesi. Ed era venuto fuori che il piano "Romani" con i suoi 800 milioni per portare almeno 2 mega a tutti era pronto a partire. Lo stesso governo si è auto smentito come sappiamo in questi ultimi giorni. Il Cipe ha deciso a favore dei soldi per le grandi opere, senza considerare la banda larga più urgente dello stretto di Messina.
Intanto, Stefano Pileri ha scoperto suo malgrado che la rete italiana passava sotto la responsabilità di altri e rassegnava le dimissioni dopo una vita passata a governarla nel bene e nel male.
E così l'Italia perde altro tempo. Restando un paese troppo concentrato sulla televisione tradizionale.
Per fortuna che l'Europa ha preso decisioni favorevoli alla rete che in un certo senso produrranno qualche consapevolezza anche da noi.
Luca De Biase in un post sul suo blog