martedì 29 maggio 2007

Vite parallele.

Mi farò strada tra cento miliardi di stelle
la mia anima le attraverserà
e su una di esse vivrà eterna.
Vi sono dicono cento miliardi di galassie
tocco l'infinito con le mani
aggiungo stella a stella
sbucherò da qualche parte,
sono sicuro, vivremo per l'eternità.
Ma già qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, con un'avventura
e qualcuno che mi scalda il cuore.
Ciascuna mi assicura
addormentato o stanco
braccia che mi stringono.
Credo nella reincarnazione
in quel lungo percorso
che fa vivere vite in quantità
ma temo sempre l'oblìo
la dimenticanza.
Giriamo sospesi nel vuoto
intorno all'invisibile, ci sarà pure
un Motore immobile.
E già qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, una speranza
la tenerezza di qualcuno.
Tu pretendi
esclusività di sentimenti
non me ne volere
perché sono curioso, bugiardo e infedele.
Qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, con un'avventura
e qualcuno che mi scalda il cuore.

Manlio Sgalambro

domenica 27 maggio 2007

venerdì 25 maggio 2007

Lungimirante.

E' assurdo impiegare gli uomini di intelligenza eccellente per fare calcoli che potrebbero essere affidati a chiunque se si usassero delle macchine.
Gottfried Wilhelm von Leibnitz, filosofo e matematico (1646-1716)

domenica 20 maggio 2007

I limiti della nostra libertà.

Non credo affatto alla libertà dell'uomo nel senso filosofico della parola.
Ciascuno agisce non soltanto sotto l'impulso di un imperativo esteriore, ma anche secondo una necessità interiore.
L'aforisma di Schopenhauer: "E' certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole" mi ha vivamente impressionato fin dalla giovinezza; nel turbine di avvenimenti e di prove imposte dalla durezza della vita, quelle parole sono sempre state per me un conforto e una sorgente inesauribile di tolleranza.
Aver coscienza di ciò contribuisce ad addolcire il senso di responsabilità che facilmente ci mortifica e ci evita di prendere troppo sul serio noi come gli altri; si è condotti così a una concezione della vita che lascia un posto singolare allo humor.

Albert Einstein ("Come io vedo il mondo")

venerdì 18 maggio 2007

giovedì 17 maggio 2007

Cinque anni.

L'amore non è una passione, l'amore non è un'emozione.
L'amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l'altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell'altro rinforza la tua presenza.
L'amore dà la libertà di essere se stessi, non è possessività.

Osho

sabato 12 maggio 2007

Quale famiglia?

Duro comunicato della Lego, azienda leader dei mattoncini. Secondo i legali dell'azienda, il manifesto del Family Day, quello con la famiglia tradizionale costruita con i mattoncini colorati, sarebbe ingannevole e fuorviante. "Si lascia intendere - si legge nel comunicato - che con le nostre costruzioni si possano costruire solo mamme, papà e bambini. Ciò è falso: con il Lego si possono costruire anche omosessuali, gay, lesbiche, divorziati, conviventi e ogni altro genere di famiglia". Si prospetta ora una causa milionaria.
www.alessandrorobecchi.it

martedì 8 maggio 2007

Cercare.

Colui che cerca non cessi dal cercare, finchè non trova e quando troverà sarà commosso, e quando sarà stato commosso contemplerà e regnerà sul Tutto.
Vangelo di Tommaso, 2 - I Vangeli Apocrifi

mercoledì 2 maggio 2007

"Incredibile"... ma sembra vera!?


Leggo sul blog di Giorgio Tesen e ripubblico molto volentieri questa "incredibile" notizia che, se risultasse vera, accrescerebbe considerevolmente la mia stima nel popolo americano.

Forse non tutti sanno che dagli anni venti e fino agli anni quaranta, negli Stati Uniti d’America, venne varata una campagna pubblicitaria di vaste proporzioni volta all’incitamento della pratica del sesso anale. La campagna in questione si chiamava "National Anal Sex Month", un po’ come si fa adesso con il mese dei dentisti, oppure con il mese del controllo oculistico. Un servizio pubblico volto all’informazione sul sesso anale. In questo post vi allego le pubblicità che venivano utilizzate per tale campagna. Perché il sesso anale? (...) Durate i conflitti e dopo la depressione il sesso anale veniva proposto come alternativa al sesso tradizionale. “Donne, non cadete nella trappola che vi fa credere che l’amore inizi con il sesso orale e finisca con quello vaginale, perché non provate il sesso anale…”. Il sesso anale, per fare l’amore senza il rischio di mettere al mondo una creatura, questo era il messaggio sotteso. È interessante seguire i risvolti di questa campagna con il condimento del parossismo tutto americano, “Gosh, Susie, vorrei tanto dare il mio sostegno al Mese del Sesso Anale, ma come lesbica mi sento tagliata fuori, che cazzo devo fare?”, “Lisa! Per te c’è il nuovo Lady Explorer, con un cazzo da 9 pollici (22,86 cm, nota del postatore)”. L’amore rettale influenza la musica degli anni ‘70, fino a Shake your Booty, Back Door Man e How Deep is Your Love. Interessante capire quanto siano profonde le radici culturali del mettere e prendere nel c**o nella cultura americana.
Giorgio Tesen - rielaborazione di una fonte da Tommy Aquinas (pseudo-etero-nimo per Tommaso D’Aquino)

http://giorgiotesen.wordpress.com